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Il Tiramisù

Il Tiramisù del Maestro Pasticcere Andrea Forattini è realizzato esclusivamente con ingredienti di primissima qualità. I savoiardi sono un prodotto di pasticceria artigianale, il mascarpone è di rinomate aziende con una lunga tradizione familiare sempre nel rispetto della materia prima utilizzata, creando un prodotto classificato ai massimi standard qualitativi, unico nel gusto e nella raffinatezza. Le uova (provenienti da allevamenti a terra) sono pastorizzate e garantiscono qualità e sicurezza, nel rispetto delle norme sanitarie. Ed infine il caffè è frutto di miscele selezionate, per creare un gusto delicato e piacevole adatto ad ogni palato. Incisivo e tondo alla stesso tempo: tradizionale, prelibato, cremoso, armonioso e regale.

Le TORTE

Le nostre Torte sono i simboli della tradizioni che si mescola all'innovazione, creando nuove tendenze e nuovi sapori. Sempre nel rispetto dell'arte della pasticceria italiana classica!

LE MONOPORZIONI

Tutto ciò che produciamo nei formati più grandi, lo potete gustare nelle comode monoporzioni a colazione, durante il break quotidiano o a casa con gli amici. La massima espressione del gusto e della raffinatezza in pochi cucchiai!

L'artefice dei nostri prodotti

Andrea Forattini, il Maestro Pasticciere, con 25 anni di esperienza alle spalle, ha lavorato nei migliori laboratori di pasticceria sul territorio nazionale. Ha dedicato il suo lavoro alla continua sperimentazione ed alla ricerca della perfezione nella forma e nel gusto. Nell'ultimo decennio si è dedicato con passione alla creazione della ricetta perfetta del Tiramisù che noi oggi vi proponiamo!


Tanti padri e leggende confuse intorno alla nascita del più classico dei dolci italiani. Che, in realtà, nacque a Treviso nel 1970. Prendendo le mosse da una sorta di zabaione, lo sbatudin. Ma con qualche influenza arrivata dalle regioni vicine.È così buono che è come se ci fosse da sempre. Fa parte della nostra vita. Feste a parte, è il dolce italiano per eccellenza. Troppi complimenti? No, se ad esserne oggetto è lui: il tiramisù. Ma dove e quando nacque questo dolce così amato? Un viaggio, come si vedrà, non facile: il tiramisù è un dolce piuttosto recente, e i “padri” sono molti. Loly Linguanotto e Giuseppe Maffioli. Diciamo subito che il “tiramisù” potremmo chiamarlo anche “tirame sù”, visto che il dolce ha un luogo di nascita ben preciso: Treviso. Tutto nacque dallo “sbatudin”, dolce povero ed energetico a base di tuorlo d’uovo montato con lo zucchero, destinato soprattutto ai bambini, agli anziani e ai convalescenti.
Alla fine degli anni ’60, l’attore, regista e gastronomo Giuseppe Maffioli pubblica un libro, La cucina trevigiana, in cui descrive l’usanza veneta di consumare lo zabaione assieme alla panna montata e a dei biscotti secchi detti baicoli. Sta succedendo qualcosa, i pasticcieri e i ristoratori trevigiani stanno lavorando per tirare fuori da quello “sbatudin” un dolce veramente speciale. Che vedrà la luce nel 1970, come testimonierà lo stesso Maffioli su Vin Veneto, la rivista da lui fondata, nel primo numero dell’anno 1981. “È nato recentemente, poco più di due lustri or sono, un dessert nella città di Treviso, il ‘Tiramesù‘, che fu proposto per la prima volta nel ristorante Alle Beccherie da un certo cuoco pasticcere di nome Loly Linguanotto che, guarda caso, giungeva da recenti esperienze di lavoro in Germania. Il dolce e il suo nome “tiramisù”, come cibo nutrientissimo e ristoratore, divennero immediatamente popolarissimi e ripresi, con assoluta fedeltà o con qualche variante, non solo nei ristoranti di Treviso e provincia, ma anche in tutto il grande Veneto ed oltre, in tutta Italia. Di per se stesso è in fondo una ‘zuppa inglese al caffè’, ma non era ancora ‘Tiramesù’, e bisogna ammettere che il ‘nome’ ha una sua prestigiosa importanza”.
La ricetta originale. Dunque, mettiamo un po’ d’ordine. Innanzitutto identifichiamo la ricetta originale. Gli ingredienti sono mascarpone, uova, zucchero, savoiardi, caffè e cacao in polvere. Occorre montare tuorli d’uovo e zucchero, poi aggiungere il mascarpone e gli albumi d’uovo montati. Si inzuppano i savoiardi nel caffè e si alternano con gli strati di crema di uova e mascarpone, spolverando alla fine con il cacao. Punto fondamentale, la crema, che deve rimanere morbida e abbondante, senza farsi assorbire completamente dai savoiardi. Ma il dibattito continua. Altro punto da chiarire, i “tanti padri” di cui accenna Campeol. Nel corso degli anni, infatti, molto si è fantasticato attorno alle origini di questo dolce. Qualcuno, come Francesco Soletti, ha scomodato una “zuppa del duca” senese, dolce dedicato a Cosimo III de’Medici, che però appare più uno dei progenitori della zuppa inglese che del tiramisù, anche per l’assenza dei savoiardi e del mascarpone. Un’altra leggenda – complice, probabilmente, il dolce Torino sopra descritto – indica in Torino il luogo di nascita del tiramisù, addirittura per “tirare su” il conte di Cavour nelle sue fatiche per unificare l’Italia. Nient’altro che leggende. Semmai il dibattito riguarda il ristorante del Nord-Est dove nacque il tiramisù, visto che il titolo è rivendicato anche da altri locali trevigiani e friulani. Le versioni Certo, dall’origine ai nostri giorni il tiramisù ne ha fatta di strada: dolce di culto negli anni’80, oggi è uno dei grandi classici della nostra cucina. E abbondano le versioni alternative: oltre a liquore e cioccolato, alle fragole, al pistacchio… versioni rivisitate di un dolce inimitabile.